Tumah e taharah

Vasca rituale di purificazione (mikveh) rinvenuta sul Monte del Tempio[1] a Gerusalemme

Tumah e taharah sono termini ebraici che si riferiscono alle "impurità e purità" rituali secondo la Legge ebraica (Halakhah).[2][3] Il sostantivo ebraico tum'ah (in ebraico טָמְאָה?) "impurità" descrive uno stato di impurità rituale. Una persona o oggetto che contrae tumah si dice diventi tamei (aggettivo ebraico, "ritualmente impuro"), e pertanto non idoneo a certe attività sacre (Qedushah in ebraico) fintanto che non abbia eseguito atti purificatori predefiniti che di solito includono la decorrenza di un periodo di tempo specificato.

Il sostantivo ebraico opposto, taharah (טָהֳרָה) descrive uno stato di purità rituale che qualifica il tahor (טָהוֹר, persona o oggetto ritualmente puri) ad essere usato per qedushah. Il metodo più comune per ottenere taharah è che la persona o oggetto siano immersi in un mikveh (bagno/vasca rituale). Questo concetto si collega alle abluzioni rituali ebraiche, e sia lo stato ritualmente impuro sia quello ritualmente puro hanno paralleli nei rituali di purificazione di altre religioni nel mondo.

Le leggi di tumah e taharah erano generalmente osservate dagli Israeliti, particolarmente durante il Primo Tempio e Secondo Tempio, e sono in parte applicabili in tempi moderni secondo la Halakhah vigente.[4]

  1. ^ Prima di eseguire un sacrificio, gli Israeliti dovevano risiedere sul Monte del Tempio per sette giorni. Il terzo giorno e il settimo giorno venivano aspersi con "acqua viva" miscelata con ceneri di una delle nove Giovenche rosse. Al settimo giorno si lavavano gli indumenti e poi si immergevano nella vasca purificatrice (mikveh). La sera erano quindi purificati e potevano avvicinarsi alla parte settentrionale dell'altare e fare i loro sacrifici. Si veda s.v. "MIḲWEH", Jewish Encyclopedia - (EN) Cyrus Adler e Julius H. Greenstone, vol. 8, p. 588.URL consultato il 16 marzo 2016
  2. ^ Martin S. Jaffee, Early Judaism: religious worlds of the first Judaic millennium, 2006, p. 277: "Per la base concettuale delle normative rabbiniche di pulizia e contaminazione, tra cui la relazione di questi concetti a condizioni morali,..."
  3. ^ The Talmud of Babylonia: An American Translation IV: Pesahim, cur. Jacob Neusner, 1993: "P. Se gli Israeliti erano per metà mondi e per metà immondi, questi preparavano le offerte da soli, ... Decisione di Kahuna: R. Ecco, se metà degli Israeliti fossero puri e metà impuri, i puri osservano la prima Pesach..."
  4. ^ Adele Berlin (a cura di), "Cleanliness", in The Oxford Dictionary of the Jewish Religion, New York, Oxford University Press, 2011.

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